La storia dei Moscardini affogati...
"Si, si i moscardini sanno nuotare quindi non affogano lo so!! Però da morti non riescono a nuotare quindi magari questo tipo di cottura non è una contraddizione nei termini mahhhh...va a sapere!" Vabbuò, archiviamo questa battutaccia - poveri diavoli -e continuiamo con la cronistoria delle mie ricettine. Una cosa al volo per preparare una cenetta semplice e gustosa. Un ringraziamento va ai miei fedeli compagni di "spignattamento" quali il mitico fornello elettrico portatile a due piastre e il fornetto scalda pane a resistenze...senza di loro sarei una donna morta (almeno di fame) e con me mio fratello che vive nello stesso appartamento. Come dice sempre il mio ragazzo "questo aggeggio (il fornello) ha visto più cibo che la cucina di casa mia da quando esiste..."
Ingrdienti:
6 gh moscardini
uno spicchio di aglio
qualche cucchiaio di polpa di pomodoro
un bicchiere di vino bianco (io ho usato ribolla gialla)
capperi, pasta di peperoncino, sale
In una casseruola far soffriggere l'aglio in camicia con i moscardini, quando hanno preso colore sfumare con il vino bianco, dopo qualche minuto abbassare il fuoco, aggiungere la polpa di pomodoro e qualche cappero schiacciato. Lasciar andare a fuoco basso per un'ora abbondante con coperchio, saggiustare di sale. Se l'acqua evapora aggiungerne un pochina, ma dosarla con cautela, questi cari amici cefalopodi devono sobollire lentamente, non si devono lessare.