Mucche, tori, buoi, manzi...eeee ma quanti ce ne sono?

Oggi dovrei oscurare il blog per quanto sono triste, ma forse canalizzare un pò dei miei malumori nella mia piccola stanza di esperimenti, comunemente detta blog, è il modo migliore per far uscire qualcosa di buono anche da queste nefaste giornate. Oggi ho incominciato un stage di quindici giorni nella cucina di un bel ristorante della mia città. Appena arrivata mi hanno, come da prassi, accompagnata allo spogliatoio, poi sono scesa in cucina dove c'era solo un ragazzo che aveva appena cominciato il turno. Gli ho qhuindi chiesto dove potevo appoggiare i miei effetti personali e lui mi ha indicato un bugligattolo dove c'era un omone che si stava cambiando. Gli ho fatto cenno che dovevo passare e lui si è spostato con aria quasi dimessa. Sono tornata in cucina e scopro con mio grande stupore che quello ero lo chef del ristorante. Mi ha presentato i suoi collaboratori e poi mi ha detto con tono ironico (cosa che io apprezzo immensamente) mi puoi chiamare Pasquale (da notare che sulla casacca c'era scritto Carlo!). Ha inizato col mostrarmi la disposizione degli ambienti e poi mi ha spiegato quali tagli di carne stava effettuando. Devo dire che  sono rimasta un pò basita dalla sua disponibilità sia nei miei confronti che verso gli addetti di cucina in generale. Mi rendevo conto che questo omone di mezza età non solo aveva passione del suo mestiere, ma si occupava in particolar modo di trasmettere ai giovani tutte quelle conoscenze ed esperienze acquisite con immani sforzi per due principali motivi: a. voleva metterci in guardia dell'ambiente che in cucina si trova (magari l'avessi trovato prima...) b. Voleva darci qualcosa. Atto quest'ultimo totalmente gratuito e volontario di fronte al quale mi inchino. Non mi è mai capitato prima in ambiente professionale che qualcuno perdesse del tempo per me senza averne necessariamente un ritorno.
Vista la situazione ho colto la palla al balzo per eliminare qualche lacuna da quella che mio padre chiama "la mia cultura a macchia di leopardo" e gli ho chiesto la differenza tra tutti i modi di chiamare mucche, tori etc etc...
Restituisco in poche frasi quello che ho capito:
La mucca ed il toro (anche detti manzi) sono marito e moglie, dal loro accoppamento ne esce il vitello che rimane tale fino a sei mesi d'età (si chiama così a prescindere dal sesso). Dopodichè il vitello diventa vitellone.
Dopo l'anno la mucca si chiama sorana e pare che questa bestiola abbia una qualità di carne sopraffina. proprio a causa della sua giovane età e dei grassi che durante la sua prima gravidanza esaltano lne a morbidezza. E' molto difficile, in ogni caso, che l'allevatore decida di macellarla visto che diventerà una vacca prolifica e redditizia. Dopo il primo figlio (verso l'anno e mezzo circa) diventa scottona. La carne di scottona è quella macellata durante la gravidanza della malcapitata.
Ahhh dimenticavo in tutto ciò c'è anche il bue...vediamo se lo sapete chi è il bue??
PS sbirciare da altre fonti non vale, ma siccome non mi fido ve lo dico direttamente io, il bue è il toro evirato.

e per finire muuuuuuuu